www.osteriadelcurato.it OSTERIA del CURATO
Quartiere del VII (ex X) Municipio - Roma
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DOV'E' OSTERIA DEL CURATO?

L'antica osteria "del curato"

La zona di "Osteria del Curato" prende il nome da un antico casale con osteria, già appartenente alla proprietà Lateranense, che si incontra poco oltre il X km della via Tuscolana, sul lato destro uscendo da Roma.

Il complesso era già raffigurato in una carta della seconda metà del 1600. Qui, secondo la tradizione, un padre curato preparava da mangiare per i contadini della zona.

L'osteria è poi diventata una trattoria, citata anche nel volume a cura di Livio Jannattoni e Vittorio Ragusa: Antiche Osterie e Trattorie di Roma e del Lazio, Roma, IEDEP - Iniziative Editoriali degli Esercizi Pubblici, 1985.

Quest'antica trattoria denominata "Osteria del Curato" ha funzionato fino al dicembre 2009, sotto la gestione del sig. Cesare Marinotti. Dopo di che le autorità ecclesiastiche, proprietarie della struttura, l'hanno rivoluta indietro, ed oggi risulta chiusa ed apparentemente abbandonata.

Essa si trova sulla Via Tuscolana, esattamente di fronte alla Biblioteca comunale "Raffaello", ma sulla carreggiata opposta, quella che "esce" da Roma (qui una storia fotografica della trattoria).

Come spesso succede, tutta la zona limitrofa a quella antica osteria cominciò ad essere indicata con il nome "Osteria del Curato": ovviamente non c'era un confine preciso, ma verosimilmente il nome designava tutta l'area circostante, su entrambi i lati della via Tuscolana.

Negli anni più recenti, però, negli atti urbanistici ufficiali del Comune di Roma si è fatta un po' di confusione, o meglio non si è seguito un criterio uniforme riguardo all'uso del toponimo "Osteria del Curato".

 

Le "Zone dell'Agro romano"

Tutto il vasto territorio rurale che circonda la capitale, denominato "Agro romano", nel 1961, a seguito dell'urbanizzazione, fu suddiviso in 59 zone, indicate dalla lettera Z seguita da un numero romano (delibera del Commissario Straordinario n. 2453 del 13 settembre 1961).
Le mappe furono redatte dall'ing. Salvatore Mezzapesa dell'Istituto Cartografico Italiano (dal sito La romana toponomastica" a cura di Gian Luigi Pederneschi).
La zona XVIII, con il nome di Capannelle, comprende, ad est, l'attuale Osteria del Curato:


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Le "Zone urbanistiche"

Nel 1977 il Comune di Roma, con deliberazione consiliare n. 2983 del 29-30 luglio 1977, suddivise i Municipi della Capitale in 155 zone urbanistiche.

La carta seguente mostra le zone urbanistiche dell'ex Municipio 10 di Roma ("ex" perché dal 2013, unendosi all'ex Municipio 9, ha cambiato nome ed è diventato Municipio 7... ma questa è un'altra storia):

Le diverse zone urbanistiche dell'ex Municipio 10 sono indicate col numero 10 seguito da una lettera, che può essere scritta indifferentemente minuscola o maiuscola.

In particolare:

  • la zona 10e, ad ovest della via Tuscolana e delimitata dalle vie di Capannelle, Lucrezia Romana e GRA, è stata chiamata Zona urbanistica "Lucrezia Romana";

  • la zona 10f, ad est della Tuscolana, fino alle vie di Torre Spaccata, Bruno Pelizzi, Antonio Ciamarra e il GRA, è stata chiamata Zona urbanistica "Osteria del Curato";

  • la zona 10h, esterna al GRA, comprende tutta la zona di "Gregna S. Andrea" ed è stata chiamata Zona urbanistica "Gregna".

    In pratica, si è attribuito il nome "Osteria del Curato" solo alla zona "davanti" all'antica trattoria, cioè ad est della via Tuscolana. Tant'è vero che nel progetto iniziale della Metro A, la fermata del capolinea, che ricade all'interno di questa zona, era chiamata proprio "Osteria del Curato" (ma poi fu cambiata con l'attuale nome di "Anagnina").

    Alla zona "dietro" l'antica trattoria, cioè ad ovest della via Tuscolana, è stato invece attribuito il nome di "Lucrezia Romana", dal nome della preesitente via che la attraversava (e la attraversa) da nord a sud.

     

    Perché "Lucrezia Romana"?

    Lucrezia (VI-V sec. a.C.), nobildonna romana moglie di Collatino, subì violenza da parte del figlio del settimo Re di Roma, Tarquinio il Superbo, e per il dolore si uccise. In seguito a questo episodio Collatino si mise a capo di una rivolta che costrinse il Re e la sua famiglia a fuggire, ponendo termine alla monarchia. Collatino, a sua volta, venne eletto primo console della Roma repubblicana.

    Alcune fonti, o leggende, attribuiscono a Lucrezia Romana la proprietà di alcuni possedimenti terrieri in questa zona, che quindi da lei ha preso il toponimo.

     

    I "Piani particolareggiati" delle zone "O"

    Questa pagina del sito del Comune di Roma illustra l'operazione di riconoscimento urbanistico delle zone di nuovo abusivismo. Tale processo, iniziato nel 1976 e terminato nel 1983, ha previsto il recupero di 74 "nuclei edilizi" compresi nelle cosidette zone "O" del Piano Regolatore Generale. Per ciascun nucleo è stato redatto un apposito piano particolareggiato:

  • il Piano particolareggiato del nucleo n. 34 è stato ufficialmente denominato "Gregna-Osteria del Curato", anche se nella relativa carta compare solo il nome "Gregna", e comprende una vasta area all'esterno del GRA (Gregna S. Andrea) e una piccola fascia al suo interno (Osteria del Curato).

  • il Piano particolareggiato del nucleo n. 33, invece, si chiama "Lucrezia Romana" e comprende tutta la zona a ovest della via Tuscolana, come si vede nella relativa carta.

     

    I "Piani di zona"

    I "Piani di zona" nacquero per individuare gli ambiti da destinare alla realizzazione dei Piani di Edilizia Economica e Popolare (PEEP) di cui alla legge n. 167/1962.

    La carta seguente, tratta dal sito del Comune di Roma, mostra i due "Piani di zona" individuati nel quartiere di "Osteria del Curato", e denominati:

    1) quello in alto, di colore giallo scuro: "Piano di zona 31 Osteria del Curato (I PEEP)" che risale al 1962-65;

    2) quello in basso, di colore rosso: "Piano di zona D6 Osteria del Curato 2 (II PEEP)", che risale al 1987.

    Come si può vedere, entrambi i Piani di zona denominati "Osteria del Curato" non si trovano all'interno della zona urbanistica 10F "Osteria del Curato", ma si trovano invece dentro la zona urbanistica 10E "Lucrezia Romana".

    La denominazione di "Osteria del Curato" infatti è stata assunta da tutto il quartiere abitato che si trova "dietro" l'antica trattoria, cioè ad ovest della Tuscolana e che oggi, convenzionalmente, viene ripartito in tre "sotto-zone":

    - Osteria storica, urbanisticamente più vecchia, immediatamente adiacente all'antica trattoria (Via del Casale Ferranti e strade limitrofe, fino al Deposito Metro);

    - Osteria 1, corrispondente al Piano di zona I PEEP e dintorni (Via Cinquefrondi, Via S. Agata d'Esaro e strade limitrofe);

    - Osteria 2, corrispondente al Piano di zona II PEEP e dintorni (Via Mario Broglio, Piazza Peikov e strade limitrofe, fino a Via Lucrezia Romana).

    Quando si parla di "Osteria del Curato", perciò, è bene specificare se si sta parlando della "zona urbanistica", del "piano particolareggiato", dei "piani di zona" o del quartiere, perché non sono la stessa cosa.

     

    Le tabelle stradali

    Ai bordi della Via Tuscolana, entrando nella capitale ed uscendone, furono da tempo installate due tabelle stradali, con scritta nera su fondo bianco, che delimitavano ed indicavano le due estremità del quartiere.

    Una di esse si trova appena scesi dall'uscita n. 21 del GRA per la Via Tuscolana, poco prima dell'entrata al parcheggio della stazione Metro:

     

    L'altra, invece, era collocata sempre sulla Via Tuscolana, uscendo da Roma in direzione GRA, nei pressi dell'ingresso alla storica trattoria, come si vede nella seguente foto del 2011 estratta da Google Maps. Oggi, perņ, essa purtroppo non esiste più e non si sa dove sia finita.

    Sarebbe opportuno che il Comune o il Municipio la rimettano al suo posto.


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